Libro – DALLE ALPI ALLE ANDE – Biblioteca dello Sport Nerio Marabini
Libro – COMETA SULL’ANNAPURNA – Biblioteca dello Sport Nerio Marabini
Libro – CATTEDRALI DELLA TERRA – Biblioteca dello Sport Nerio Marabini
John Ruskin (1819-1900) contribuì come pochi a definire l’immagine moderna della montagna. I suoi scritti, che influenzarono le idee fra XIX e XX secolo, ne fanno uno dei più rappresentativi ed eclettici intellettuali dell’Inghilterra vittoriana. Nel mondo dell’alpinismo è ricordato per alcune frasi illuminanti: il Cervino, “il più nobile scoglio d’Europa”, e le Alpi, “le cattedrali della terra”.
Questo libro ricostruisce la “biografia alpina” di Ruskin, dai primi viaggi con i genitori, a quelli della giovinezza e della maturità, insieme alla guida di Chamonix Joseph Couttet. Sullo sfondo scorrono le vicende personali: l’oppressivo ambiente familiare, la tormentata vita sentimentale, gli anni a Oxford, studente prima, illustre professore poi, fino alla vecchiaia, con la malattia mentale nell’isolamento del suo cottage nel Lakes District.
Libro – 100 ANNI SUL BERNINA – Biblioteca dello Sport Nerio Marabini
Il 14 settembre 1913 venne inaugurato sul Bernina il Rifugio Marco e Rosa. Da allora, sul profilo di neve che si staglia contro il cielo, è ben visibile quel cubetto (diventati due nel 1964), ormai parte integrante del paesaggio, punto di monitoraggio, di riferimento e, soprattutto, punto d’incontro.
Non è il presidio difensivo di una frontiera, ma il segnale di un confine tra i due versanti, dove gli amanti della montagna salgono per incontrarsi, lì su quel “nido d’aquile”.
Dal 14 settembre 1913 la montagna selvaggia è stata addomesticata giorno dopo giorno e oggi può essere raggiunta fino in cima, grazie a pionieri coraggiosi che hanno aperto la strada a chi sarebbe venuto dopo.
Libro- WALTER BONATTI, IL FRATELLO CHE NON PENSAVO DI AVERE -2- Biblioteca dello Sport Nerio Marabini
I destini di due grandi uomini a confronto. Il libro che Reinhold Messner dedica a Walter Bonatti mette in parallelo le loro vite attraverso diversi registri narrativi: la cronaca della lunga notte sul K2 tra il 30 e il 31 luglio 1954, in cui Bonatti rischiò di morire, un evento cruciale che ha condizionato la sua esistenza di alpinista e di uomo; la biografia di Bonatti, ricostruita da Sandro Filippini in forma romanzata, con l’ausilio di documenti d’epoca e di testimonianze dirette; infine il racconto in prima persona di Messner, che commenta la vicenda alpinistica e umana dell’amico, paragonandola alla propria.
Libro – TOM BALLARD IL FIGLIO DELLA MONTAGNA – Biblioteca dello Sport Nerio Marabini
Tom Ballard fu «figlio della montagna» nel senso più profondo del termine. Era figlio di Alison Hargreaves, «la più forte delle donne alpiniste», secondo Reinhold Messner. E anche una delle più controverse: aveva scalato l’Eigertre pochi mesi prima di dare alla luce Tom, sollevando un vespaio di polemiche. Il temperamento della madre e il suo modo di vivere la sfida sembrano suggerire tutte le scelte alpinistiche di Tom, che porta a termine la prima solitaria delle sei grandi pareti delle Alpi in un solo inverno: è il progetto Starlight and Storm, che sua madre aveva compiuto, prima in assoluto, nell’arco di un’estate. Non sappiamo quanto il ricordo di lei aleggiasse anche nella sua decisione, per molti versi inspiegabile, di affrontare gli Ottomila cominciando proprio dal terrificante Nanga Parbat. Forse intendeva avvicinarsi, idealmente, al K2, la montagna su cui Alison aveva perso la vita quando lui aveva appena sei anni, come ipotizza Messner? Non lo sapremo mai. Tom stesso ammetteva che il suo rapporto con la montagna fosse stato fortemente plasmato da un’infanzia passata in tenda, nei campi base, seguendo la mamma. Questa esistenza da «lumaca alpina», che si porta dietro tutto quello che possiede, in cui non c’è niente se non l’indispensabile, era l’unica in cui si sentisse pienamente a suo agio. Un modo di vivere, senz’altro, ma anche di salire: prevalentemente in solitaria, con pochissimi mezzi, senza troppa pubblicità. Una riservatezza, una ricerca dell’essenziale che hanno fatto di lui un vero erede dell’alpinismo classico alla Walter Bonatti. In questo libro Marco Berti, amico intimo e compagno di scalate, ci racconta la storia del giovane alpinista britannico fino alla tragica fine: la spedizione sul famigerato Sperone Mummery del Nanga Parbat, con Daniele Nardi, partita a Natale del 2018. Dopo il 24 febbraio, il silenzio che avvolge i due alpinisti è più eloquente di un urlo. Riviviamo le ore disperate passate a cercarne le tracce. Inutilmente. La montagna, magnifica e terribile, si è ripresa suo figlio.
Libro – WALTER BONATTI – SCALARE IL MONDO – Biblioteca dello Sport Nerio Marabini
Libro – MANOLO – ERAVAMO IMMORTALI – Biblioteca dello Sport Nerio Marabini
Manolo. Il Mago. O, semplicemente, Maurizio Zanolla. Un ragazzo cresciuto in un ambiente che vedeva le montagne solo come fonte di pericoli, e che un giorno, quasi per caso, ha scoperto il fascino della roccia. Un mondo verticale retto da regole proprie, distante da costrizioni e consuetudini della società, capace di imprimere una svolta al suo destino. Così, al rumore della fabbrica e a una quotidianità alienante si è sostituito il silenzio delle vette. Uno dei più grandi scalatori italiani e internazionali, che ha contribuito a cambiare per sempre il volto dell’arrampicata, racconta come ha scelto di affrontare le pareti, alleggerendosi di tutto, fino a rifiutare persino i chiodi. Nella convinzione che la qualità del viaggio fosse più importante della meta e che ogni traguardo portasse con sé una forma di responsabilità. La famiglia, gli affetti, le esperienze giovanili, gli amici delle prime scalate, le vie aperte, spesso in libera e in solitaria, il tentativo di conquistare gli ottomila metri del Manaslu, fino a “Eternit” e “Il mattino dei maghi”. Maurizio Zanolla ripercorre gli anni – tra i Settanta e gli Ottanta – che l’hanno portato alla celebrità. Non un elenco di scalate, o delle vie più difficili, ma l’affresco delle esperienze più significative, più intense e toccanti, di una vita vissuta alla ricerca dell’equilibrio.
Libro – IO, GLI OTTOMILA E LA FELICITÀ – Biblioteca dello Sport Nerio Marabini
«Vedere un essere umano che realizza un sogno è una cosa meravigliosa. Come andare sulla Luna o scoprire l’America: questo è il motivo per cui noi siamo qui.» Sono parole di Tamara Lunger, la giovane e fortissima alpinista altoatesina che nel febbraio 2016 ha tentato con Simone Moro la vetta del Nanga Parbat in invernale. Lui l’ha raggiunta, mentre lei, a soli 70 metri dalla cima, ha rinunciato. Stava male e ha ascoltato la “voce interiore” che le diceva di scendere, con la consapevolezza che, se invece fosse andata oltre per amor di gloria, avrebbe poi avuto bisogno d’aiuto per scendere, magari mettendo in pericolo i compagni di cordata. Ma chi è questa donna capace di imprese finora tentate solo da uomini? Che cosa la spinge a sfide estreme? In questo libro Tamara si racconta parlando dell’impresa del Nanga, ma scavando molto anche nel proprio mondo e dentro di sé. Ne scaturisce una personalità dirompente che, cresciuta a profondo contatto con la Natura, abituata fin da piccola a mettersi alla prova nello sport, coltiva la passione per l’alpinismo come un modo per trovare se stessa. Certo, essere una donna in un ambiente finora quasi solo esclusivamente maschile ha un prezzo: al campo base bisogna farsi valere, dimostrare che si è capaci di sforzi “da uomini” e magari anche tenere a bada alpinisti «che sembrano marinai appena scesi da una nave»… Ma Tamara, forse anche grazie a un pizzico di follia davanti ai pericoli, vive l’alpinismo come un modo per migliorarsi costantemente, essere in armonia con il cosmo. Per lei la sfida in montagna ha infatti anche qualcosa di spirituale, la avvicina a Dio. E le dona la felicità.