LIBRO – Vi porto in Giro

Il Giro d’Italia – la corsa ciclistica più bella che c’è,  una festa popolare e di popolo come nessun’altra – si può seguire in tanti modi. E ognuno offre un punto di osservazione particolare.

Quello di un giornalista inviato, però, è decisamente tra i più privilegiati. È al tempo stesso un teleobiettivo e un grandangolare, una lente sulla corsa da dentro la corsa che cambia focale in continuazione. E siccome i resoconti per un quotidiano hanno, comunque, dei filtri prestabiliti, dettati dalle esigenze di un determinato tipo di lettore e dall’impostazione del quotidiano medesimo, cosa c’è di meglio di riferire anche emozioni personali, divagazioni extrasportive, con una tecnica di scrittura a ruota libera più confidenziale?

Vi porto in Giro: In viaggio con la corsa più bella che c’è è un diario quotidiano da dentro il bellissimo Giro d’Italia 2024, un resoconto scritto da dietro le quinte della corsa rosa, inizialmente offerto via social da e riservato a un pubblico esclusivo, circoscritto agli amici e ai follower dell’autore Paolo Marabini. Proprio da loro è arrivata la spinta a farne diventare una testimonianza su carta destinata a tutti.

Così da andare oltre il memorabile trionfo dello sloveno Tadej Pogacar, protagonista indiscusso dell’edizione 107.

 

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Libro – 120 ANNI DI PASSIONE CICLISTICA

L’Unione Ciclistica Bergamasca 1902 affonda le proprie radici nel terreno fertile da cui, all’inizio del secolo scorso, è germogliato il movimento sportivo moderno.

Grazie alla coraggiosa intraprendenza dei soci fondatori e alla dedizione dei loro successori, la decana delle società ciclistiche bergamasche – una delle più longeve d’Italia – è arrivata sino ai giorni nostri, passando attraverso tanti attimi di gloria e qualche inevitabile momento difficile, sempre superato grazie alla straordinaria forza della passione.

Oggi, a 120 anni di distanza dai primi vagiti, la bandiera giallorossa sventola ancora, fiera, con il suo carico di vittorie, di medaglie mondiali, europee e tricolori. E di tanti giovani educati al ciclismo e lanciati nel professionismo.

Dal pioniere Enrico Capitanio alla maglia rosa Antonio Pesenti; dall’iridato Elia Frosio al principe delle cronometro Marco Pinotti; dal gregario di lusso Alessandro Vanotti all’ultimo talento Fausto Masnada: guidata da dirigenti e tecnici illuminati, l’Unione Ciclistica Bergamasca 1902 ha disegnato il destino di centinaia di ciclisti.

Paolo Marabini e Ildo Serantoni

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